RIABILITAZIONE PAVIMENTO PELVICO
La riabilitazione pelvi perineale si è affermata negli ultimi vent’anni come efficace strumento nella prevenzione e nella terapia delle disfunzioni del sistema genito-urinario e colon- proctologico grazie all’utilizzo di diverse terapie manuali e strumentali.
LINEE GENERALI
La riabilitazione del pavimento pelvico ha come obiettivo quello di ripristinare l’attività degli sfinteri uretrali e anali, garantendo quindi la continenza, il sostegno e il corretto svuotamento.
Il terapista si avvale di diverse conoscenze e tecniche atte a normalizzare il tono muscolare del pavimento pelvico, educa il paziente ad adeguate strategie comportamentali, come ad esempio: la corretta assunzione di liquidi, la gestione dei tempi minzionali o le adeguate strategie di svuotamento e consiglia e addestra all’utilizzo di adeguati ausili terapeutici.
Il percorso riabilitativo si compone di una prima parte valutativa, dove si raccolgono i dati anamnestici, si indaga sulla natura del problema per poi pianificare in accordo con il paziente gli obiettivi da raggiungere e imposta un programma riabilitativo personalizzato che si compone di: terapia comportamentale, terapia manuale, esercizio terapeutico e terapia strumentale (biofeedback e elettrostimolazione)
QUANDO E' INDICATO EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE?
La Riabilitazione pelvi-perineale viene effettuata sia a scopo preventivo si a scopo riabilitativo ed è consigliata nei seguenti casi:
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- Incontinenza Urinaria: Perdita involontaria di urina in seguito a uno stress e/o improvvisa esigenza di urinare.
- Pre e Post Parto: La gravidanza e il parto sono situazione che mettono a rischio le funzioni del pavimento pelvico. Durante la gravidanza è importante la conoscenza e informazione del muscolo e le sue funzioni e modifiche.
Nel Post Parto è utile valutare lo stato della muscolatura e eventualmente intervenire con un piano riabilitativo per ripristinare tutte le funzioni e prevenire disfunzioni.
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- Menopausa: durante la menopausa si verificano dei cambiamenti ormonali che comportano una serie di modificazioni fisiche, a livello vulvare, del basso tratto urinario e del pavimento pelvico. E' quindi utile prendere consapevolezza del perineo e mantenere/recuperare il tono della muscolatura e le corrette funzioni.
- Prolasso degli organi pelvici: Il prolasso degli organi pelvici è una condizione in cui si verifica una discesa (parziale o totale) verso il basso degli organi pelvici (utero, vescica, retto, vagina, intestino). Questi, vanno al di fuori della propria sede anatomica naturale nella pelvi. Si presenta come una sensazione di peso anteriore o a livello vulvare e può essere causa di stipsi o incontinenza urinaria.
- Dolore Pelvico Cronico: La sindrome da dolore pelvico cronico è un insieme di sintomi che si presentano soprattutto con un dolore localizzato nell’area pelvica o perineale e che si può irradiare fino alla regione lombare, all’inguine, a vagina e vulva, alla regione sovrapubica, al sacro-coccige e alla radice delle cosce.
Nel dolore pelvico cronico rientrano numerosi sintomi, tra cui: vulvodina e vestibolodinia, cistite abatterica, sindrome della vescica dolorosa, dispareunia (rapporto sessuale doloroso), e nevralgia del pudendo.
-Diastasi dei Retti dell'Addome: consiste nell'allontanamento dei due muscoli retti dalla linea alba (linea centrale). Questa situazione può presentarsi in seguito a gravidanza, lavori o sport con sollevamento di pesi importanti o in seguito a interventi.
- Stipsi: Un’evacuazione rara, non preceduta da stimoli spontanei o non soddisfacente, poco produttiva, con senso di difficoltà di espulsione ed eccessivo ponza mento, fino alla necessità di digitopressione.
- Incontinenza Fecale: IF è definita: involontaria perdita di gas, feci liquide o solide. Su base eziologica possiamo dividerla in: IF data dall’alterata consistenza fecale per diarree, IF per ridotta compliance e IF per alterata sensibilità rettale.
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